Storytelling

13 FEBBRAIO 2015

#LdbStorytelling: Flashforward

Quarantaduesima storia per la rubrica #LdbStorytelling!

Un esperimento d’immaginazione, uno sguardo al futuro, in una prospettiva ottimista e necessaria che ci ha spinto a pensare al bello“: inizia così il racconto dell’esperienza di Flashforward, il Laboratorio dal Basso che, dal 14 novembre al 13 dicembre 2015 a Brindisi,  ha trattato il tema della responsabilità sociale d’impresa nelle sue differenti prospettive. 6 i professionisti a salire in cattedra che, grazie alle loro lezioni frontali e partecipate, hanno suscitato nei partecipanti la voglia e la volontà di promuovere un approccio aziendale etico che possa rappresentare valore aggiunto per le imprese relazionando le stesse con il terzo settore. Alla penna degli organizzatori, associazione SEI, è affidato il racconto dell’esperienza.

Buona lettura e alla prossima storia!

Flashforward è stato un esperimento d’immaginazione, uno sguardo al futuro, in una prospettiva ottimista e necessaria che ci ha spinto a pensare al bello.

L’esperimento, promosso dall’associazione SEI, è stato condotto da Satia, Giovanni, Diego, Walter e Rossella, professionisti che, con il loro lavoro, hanno deciso di contribuire positivamente al cambiamento.

Ritrovare la poesia nell’impresa non è semplice. Parlare di etica aziendale pare un ossimoro. Eppure ripensare un po’ il mondo sembra impossibile ma è un’esigenza.

Siamo in ritardo. E’ necessario rivedere l’impresa alla luce delle nuove esigenze, non più come un insediamento su un territorio ma come parte della comunità, come elemento fondamentale per una reale crescita non solo economica ma anche socio-culturale.

Dal 14 novembre al 13 dicembre attraverso cinque workshop abbiamo capito cos’è la responsabilità sociale d’impresa e cosa sarà, abbiamo indagato attraverso la lente dell’innovazione le tematiche ambientali, quelle legate alla comunità e ai lavoratori per capire in fine quali sono gli strumenti più adeguati per comunicare il tutto.
Attraverso il laboratorio abbiamo conosciuto chi di queste tematiche ne ha fatto uno scopo di vita professionale e personale e chi si sta avvicinando con lo stesso animo.

L’idea del progetto nasce dall’obiettivo dell’associazione proponente SEI di diffondere pratiche di sostenibilità e innovazione sociale, e dalla ferma convinzione che il futuro non può prescindere da una nuova reinterpretazione delle cose.

Con Satia Marchese abbiamo capito qual’è l’attrezzatura e lo spirito necessario per parlare di RSI. E’ stato molto utile capire il primo passo da cui iniziare, conoscere l’azienda, capire la sua posizione, quello che ha fatto e quello che avrebbe potuto fare.

Con Giovani Pizzocchero invece, abbiamo inquadrato la RSI nel tema ambientale e definito i legami con l’innovazione sociale. Il focus particolarmente interessante sulla creazione di un valore condiviso tra gli stakeholders ci ha fatto pensare a quanto sia necessario definire i vantaggi individuali e comuni delle azioni di responsabilità.

Diego Paciello ci ha poi fatto conoscere il welfare aziendale, un approccio alla gestione delle relazioni con le risorse umane che punta a innescare un circolo virtuoso di collaborazione reciproca tra le diverse componenti aziendali, aumentando il benessere dei lavoratori e la produttività dell’impresa.

Walter Sancassiani ha focalizzato il suo intervento all’interazione tra l’azienda e il territorio e alle eventuali collaborazioni e sinergie che si possono innescare e sviluppare.

Infine Rossella Sobrero ha affrontava le tematiche della comunicazione relativa alla responsabilità sociale e le caratteristiche e il valore della comunicazione etica e del marketing responsabile

Il laboratorio ha rappresentato l’opportunità di affacciarsi ad un mondo estremamente interessante che ci ha dato spunti nuovi e che può rappresentare un banco di sperimentazione professionale.

Anche dopo la chiusura del laboratorio un gruppo dei partecipanti che si è creato continua a lavorare alla ricerca di una via per rendere l’immaginario reale, cercando di delineare in questa fase una pianificazione dei passi da compiere, consapevoli della sfida da affrontare ma certi di doverci provare.

Un’impresa migliore è possibile, a noi ora il compito di diffondere principi e gli strumenti.

 

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